28 Aprile 2024


EMIGRAZIONE COLLESE
NEL MONDO

Colli a Volturno - Isernia








INTERVISTA AD EMILIO INCOLLINGO SINDACO DI COLLI A VOLTURNO

COLLI A VOLTURNO (IS) Altitudine 408 mt, popolazione al 1.1.2022 n. 1.262 – famiglie 579 - patrono San Leonardo 6 Novembre – CONFINANTE CON I COMUNI DI; Cerro a Volturno, Filignano, fornelli, Macchia d’Isernia, Montaquila, Monteroduni, Rocchetta a Volturno e Scapoli.

Il comune i cui abitanti si chiamano “Collesi” si estende nella Valle del Volturno a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.



Come gruppo che gestisce il sito www.emigrazionecollesenelmondo.it e la pagina

Facebook EMIGRAZIONE COLLESE NEL MONDO, presso il Municipio in

ristrutturazione e pieno di ponteggi e scatoloni, abbiamo fatto una lunga e piacevole

chiacchierata con Emilio Incollingo, Sindaco di Colli a Volturno (IS)

Emilio Incollingo nato a Venafro (IS) il 3.2.1973 eletto Sindaco di Colli a Volturno

alle elezioni del 6 giugno 2016 e rieletto nella tornata amministrativa del 5 ottobre

2021 sempre nella lista “Equilibrio e Moderazione”, in precedenza aveva già svolto il

ruolo di consigliere e Vice Sindaco.

Uomo proveniente dall’associazionismo cattolico e prestato alla politica arrivando a

ricoprire l’importante attività di sindaco di un paese piccolo ma molto importante per

la sua ricca storia e per la sua centralità nella collocazione.

La sua famiglia è da sempre conosciuta ed apprezzata, suo nonno Emilio aveva un

Negozio (bottega) nella Piazza San Leonardo dove vendeva carni bovine, suine, ovine e

caprine, mentre suo padre Lucio era un famoso commerciante di lane e pellami oltre

che essere un grande appassionato di calcio (vedere articolo su questo

sito riferito a Vincenzo Campellone) infatti negli anni 60 oltre a sostenere la famosa squadra di

calcio di Colli (anche sotto l’aspetto economico), ne era diventato poi anche il presidente.



INTERVISTA AL SINDACO DI COLLI A VOLTURNO EMILIO INCOLLINGO



1 Sei al secondo mandato ma in precedenza già consigliere, perché la scelta sul

tuo nome

° si, è vero, la mia è una lunga partecipazione e militanza che poi è culminata

con l’elezione e rielezione alla carica di Sindaco. Rivestivo già la carica di Vice

Sindaco, avevo acquistato un buon bagaglio di esperienza ed intorno al mio nome si

erano coagulate oltre alla necessità di consenso anche quelle di ringiovanimento, spinte di

speranza aprendo ad una nuova generazione a cui consegnare l’importante ruolo di

interpretare i cambiamenti.



2 perché fai il sindaco

° Si fa il Sindaco perché si viene eletti direttamente ma soprattutto perché si

vuole bene al proprio paese e la sua gente, perché si mette a frutto l’esperienza

acquisita, perché è importante chi può deve fare e per me che provengo

dall’associazionismo è sembrato del tutto naturale, anche se alla prima candidatura i

miei familiari avevano cercato di dissuadermi, ma al cuore non si comanda.



3 Cosa ti rimproveri di non aver ancora fatto

° credo che non debba rimproverarmi di nulla, forse con l’epidemia del COVID

tutta l’azione amministrativa si è rallentata per dare risposte immediate a quanti

bisognosi. Certamente anche i continui esposti pervenuti, hanno nel tempo creato

apprensione facendo fare ulteriori verifiche, approfondire e meglio le varie

deliberazioni e quindi un evidente ritardo nelle decisioni, per il resto nulla, tutti i

progetti sono in itinere.



4 la gente ti aiuta e comprende le difficoltà nel lavoro di sindaco

° certamente, una buona percentuale capisce e comprende il lavoro che svolgo

con la mia squadra politica e con impiegati e tecnici che ringrazio di cuore, però

durante il periodo dell’arrivo delle buste verdi da parte degli Organi

Competenti preposti ed all’apertura di circa 40 fascicoli a carico oltre ai tanti archiviati d’ufficio,

qualche dubbio magari la gente se lo è posto. Però posso dire con tutta onestà che

nonostante tutto questo rumore ed il conciliabolo, la gente non mi ha mai

abbandonato, ho avuto persone e collaboratori che mi hanno espresso sempre fiducia

nell’operato. Certo poteva essere destabilizzante, ma sicuro di essere nel giusto non ho

mai mollato ed ho tenuto duro. Spesso mi sono avvalso della discrezionalità nelle

responsabilità del sindaco a tutela della squadra.

Oggi che i procedimenti mi vedono assolto, non ho voluto dare la giusta pubblicità e risalto

perché il vendicarmi non mi appartiene, chiedo solo che la gente sappia e che la giustizia

(anche per gli altri) faccia il proprio corso.



5 che futuro può avere Colli, quali progetti in programma

° il comune di Colli tramite la sua amministrazione ha guardato ed operato in

prospettiva attivandosi per la valorizzazione della sua storia e delle sue bellezze. Di

recente abbiamo inaugurato la piscina nel bellissimo Parco Fluviale, l’Auditorium è

in via di completamento, è stato completato e costantemente utilizzato l’Anfiteatro,.

Con i fondi del PNRR la grande attenzione al Centro Storico, il nuovo asilo, la mensa

delle scuole elementari e medie e le infrastrutture.



6 rispetto gli altri comuni vicini Colli come se la passa

° Non per vanto, ma siamo molto avanti, anche se i paesi montani come il nostro

hanno bisogno di fare squadra per gestire al meglio le risorse. Comunque, non per

vanto Colli ha un ruolo guida nei confronti degli altri. I comuni continuano a perdere

la popolazione per la costante emigrazione per lavoro e per la bassa natalità

diventando sempre più complicato e difficile mantenere ai residenti servizi adeguati.

Necessità una più intensa cooperazione Nonostante quanto detto a Colli vi è sempre

fermento ed impegno basti ricordare:

la Banda musicale, la Società di Mutuo Soccorso S. Antonio e S, Antonino martire,

La Pro Loco, Il CISAV, le Confraternite, Made in Colli, l’Associazione Forza Giovane, le

Uncinettine, il Rafting, le escursuioni a Monte San Paolo con le Mura Ciclopiche e tante altre

stanno a dimostrare la grande vitalità.

L’unica nota negativa è che i giovani non si avvicinano alla politica amministrativa

ed allora diventa difficile programmare un avvicendamento.



7 Colli paese di emigranti

° si, come tutti i paesi principalmente del Sud che hanno cercato spesso con

alterne fortune la soluzione alla vita, un lavoro per poter vivere dignitosamente.

Confesso di aver fatto una scoperta che mai mi sarei aspettato, nel 2018 insieme alla

Confraternita S, Antonio abate ho visitato le comunità collesi a Montreal (CANADA)ed a

Filadelfia (USA) , trovando queste comunità collesi numerose ed ancora attaccate alla propria

terra e che non l’hanno mai dimenticata insieme agli usi e costumi ed il dialetto della

loro provenienza che a loro è stato negli anni tramandato. Una emozione unica ed

irripetibile che difficilmente si riesce a descrivere, tutti si avvicinavano volendo

raccontare la loro appartenenza, la loro famiglia e discendenza, i sacrifici fatti per

raggiungere un tenore e livello sociale adeguato. Queste testimonianze poi le

riscontro quasi quotidianamente in quanto continuano a pervenire richieste che

riguardano la loro storia, alla ricerca delle origini. Tanti tornano a Colli abitualmente quasi

annualmente ed è un piacere averli con noi. Naturalmente vi è stata anche un’altra

emigrazione sia in Italia che in Europa Svizzera Francia Germania Inghilterra ecc;

con questi emigrati il rapporto oserei dire è più privilegiato perché costantemente

appena possono e le condizioni lo permettono, fanno rientro a Colli anche per un breve periodo.

Ma come si dice “Collese uno per paese”, i nostri concittadini sono emigrati nella

maggior parte del mondo ed a loro ed a tutti gli emigranti e loro familiari, auguro

ogni bene e felicità.



8 Quale desiderio per Colli

° La risposta è semplice, continuare insieme alla mia squadra ed a quanti intendono mettersi a disposizione a lavorare per il bene di Colli e di tutti i cittadini collesi, con l’orgoglio di

appartenenza ed entusiasmo impegnando tutto me stesso per fare l’impossibile, per

tentare di segnare un percorso, una strada per il futuro.



Ringraziamo il Sindaco Emilio Incollingo per la sua gentilezza e disponibilità augurandogli i migliori traguardi per se stesso e per Colli.

Fonte: Giuseppe D'Acchioli intervista Emilio Incollingo

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